Il 17 novembre è, come tutti gli anni, la Giornata Internazionale dello Studente. Gli studenti e le studentesse di tutta Italia si sono già fatti sentire il mese scorso durante le giornate del 5, 12 e 13 Ottobre nelle quali, come un’unica voce, è stato urlato in ogni piazza che vogliamo una scuola libera dagli interessi di banche e aziende. Leggi e decreti, seguendo il percorso della legge Gelmini, continuano però ad andare in senso contrario: il ddl Profumo sul merito e il ddl Aprea sulla scuola-azienda premono infatti sempre più su tagli e privatizzazione della scuola pubblica.
Pochi giorni prima della giornata di mobilitazione studentesca, precisamente il 14 Novembre, i sindacati e i movimenti degli stati PIGS (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna) hanno indetto una giornata di sciopero europeo dietro lo slogan “toma la huelga” (“prendi lo sciopero”) per contestare il sistema delle banche e la dittatura della troika – Banca Centrale Europea, Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale – che, oltre ad aver provocato la crisi, ci stanno anche facendo pagare il conto.
È chiaro come le due giornate siano importanti e come assumano ancora un maggior significato collegate tra loro.
Il 17 Novembre scenderemo in piazza nella Giornata Internazionale dello Studente per questi motivi. Per dire che il ddl Aprea nelle nostre scuole non entra e che le nostre vite debbano essere libere dalla schiavitù imposta dalle banche. Che i soldi per la scuola pubblica, per il nostro futuro, debbano essere trovati, senza se e senza ma. Per non delegare a qualcuno le scelte ma per essere in prima fila a prenderle. Per “tomar la huelga” e non arrenderci ad un futuro assente o precario.
Per urlare ADESSO BASTA, LA SCUOLA SI RIBELLA!
DOPPIO CONCETRAMENTO!
– dalle 7.30 al Polo Scolastico
– ore 8.30 Piazza Martiri del 7 Luglio (davanti a BankItalia)
PARTENZA CORTEO ORE 8.00 DAL POLO SCOLASTICO!
Spot video di lancio della manifestazione
Dopo la giornata del 12 Ottobre ritroviamoci per costruire insieme la mobilitazione del 17 Novembre, Giornata Internazionale dello Studente. Una mobilitazione collettiva e autonoma, slegata da partiti e logiche di partito.
Come in altre 90 città italiane, anche a Reggio Emilia gli studenti medi sono scesi in piazza per manifestare il loro dissenso alla demolizione della scuola pubblica e al modello di scuola-azienda proposto dal ddl Aprea. Il corteo è partito dal Polo Scolastico per poi procedere per le strade della città, passando sotto le scuole del centro storico dalle quali sono scesi diversi student* per partecipare alla mobilitazione.