VENERDÌ 24/1 PRESIDIO SOTTO S.E.T.A. _ “Non si può morire andando a scuola”

1551738_610455302354384_1541054062_nVenerdì 24 gennaio ore 14.30 – sede amministrativa SETA , via del Chionso

Dopo la giornata di sabato, la battaglia per un trasporto pubblico più sicuro,di qualità e soprattutto non privatizzato non si ferma! Nelle assemblee pubbliche di lunedì e martedì è stato deciso di rilanciare un presidio per la giornata di VENERDI’ 24 GENNAIO (giornata di sciopero nazionale dei trasporti) alle ore 14.30 davanti alla sede amministrativa di SETA, in via del Chionso.

Questa volta si è deciso di arrivare fino a lì in quanto consideriamo i dirigenti dell’azienda privata appaltatrice diretti responsabili della situazione di degrado in cui si trova il servizio di trasporto nella nostra città. Non a caso stamattina è stato pubblicato un articolo su Prima Pagina in cui vi era l’intervista a un dirigente di SETA che dichiarava che ciò che a loro realmente interessa è il bilancio… penso non ci sia bisogno di aggiungere altro!
In quanto studenti vogliamo rivendicare il nostro diritto allo studio, per ottenerlo abbiamo chiaramente bisogno di un servizio efficiente e accessibile a tutti. La discussione dell’assemblea di martedì ha trattato anche della questione del pagamento del biglietto: in risposta a chi ci accusa di non pagare volontariamente il biglietto, è uscita tra le tante la proposta di differenziare i costi degli abbonamenti mensili e annuali in base al reddito, così da poter garantire a tutti l’accesso ai mezzi pubblici.
In questo modo si avrebbe un cambiamento veramente strutturale riguardo a questo problema, perchè si terrebbero in considerazione le reali condizioni economiche degli utenti e si agirebbe in modo equo.

Inoltre vogliamo rivendicare la difficile situazione degli autisti, che riteniamo anch’essi vittime della pessima gestione del servizio, in quanto sono malpagati e costretti a turni improponibili. La situazione del trasporto pubblico è drammatica sia per quanto riguarda le linee urbane che extraurbane, per il sovraffollamento, la scarsità dei mezzi e le inesistenti norme di sicurezza. Infine riteniamo importante specificare come accuse riguardanti azioni violente o improprie contro infrastrutture dei trasporti non siano da attribuire alla manifestazione di sabato, ma si tratta di azioni individuali che noi non legittimiamo.
Per questi motivi venerdì noi studenti, insieme a genitori, autisti, insegnanti e chiunque voglia partecipare scenderemo di nuovo in piazza e faremo sentire la nostra voce e le nostre idee per non permettere che qualcun’ altro possa morire scendendo da un autobus!

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